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Convegni e Seminari 2022
La sostenibile bellezza del recupero

MER 28 Settembre ore 11,00
Europauditorium Palazzo dei Congressi


Il recupero degli immobili ha una valenza legata alla sostenibilità ambientale poiché favorisce il riutilizzo di edifici esistenti per raggiungere l’obiettivo del consumo ‘zero’ del suolo. L’azione del recupero in architettura non è azione così banale poiché la progettualità deve farsi carico di nuove destinazioni d’uso dell’edificio e trovare soluzioni adatte al nuovo utilizzo che se ne vuole fare, spesso molto distanti da quello originario. 

La conferenza, moderata da Fulvio Irace, sarà composta da due parti, dedicate rispettivamente a due diversi progetti di architettura realizzati in Sicilia: Casa Asilo e Palazzo Butera. 

Giuseppina Grasso Cannizzo, architetta italiana multipremiata, presenterà il progetto ‘Casa Asilo’, un esempio di recupero di un ex asilo, in passato destinato quindi a funzione pubblica e oggi trasformato in residenza privata. 

L’architetto Giovanni Cappelletti presenterà il progetto di Palazzo Butera a Palermo, operazione opposta a quella della casa asilo, poiché una sontuosa villa privata viene restituita all’uso pubblico da parte della città, divenendo laboratorio aperto. 

Relatori

Giovanni Cappelletti Leggi

Giovanni Cappelletti

Architetto

Nota biografica
Giovanni Cappelletti (Saronno 1960) ha studiato presso l’Istituto Universitario di Architettura di Venezia (IUAV). Nel 1987 entra nello studio di Mario Bellini a Milano in cui rimane fino al 2014. Nel 1992 ha fondato con Luigi Bertazzoni, Paolo Vasino e Rina Agostino lo studio “Alter”, con cui ha collaborato fino al 1996. 
Nel 1993 diventa responsabile di progetto presso la Mario Bellini Associati (MBA). In questo ruolo si occupa principalmente del progetto di allestimento di mostre e del progetto architettonico e museografico di musei. Tra i quali, solo per citarne alcuni: “Il Rinascimento da Brunelleschi a Michelangelo. La rappresentazione dell’architettura” allestita a Palazzo Grassi di Venezia nel 1994, “I Farnese: Arte e Collezionismo” curata da Lucia Fornari Schianchi e da Nicola Spinosa e allestita nel Palazzo Ducale di Colorno nel 1995, “Immagini del Sentire. I cinque sensi nella storia dell’arte”, curata da Sylvia Ferino-Pagden, del Kunsthistorisches Museum di Vienna e allestita a Cremona nella ex chiesa di Santa Maria della Pietà nel 1997 e poi nel Museo del Prado a Madrid nel 1998, restauro di Palazzo Pepoli Vecchio e progetto museografico per l’allestimento al suo interno delle collezioni del Museo della città di Bologna (2009-2012).
Dal 2015 al 2021 è responsabile del progetto di restauro architettonico e di allestimento museografico di Palazzo Butera a Palermo. 
Nel 2021 ha iniziato il progetto per il restauro e la trasformazione di Palazzo Piraino a Palermo in centro studi e ricerche legato alle attività culturali svolte da Palazzo Butera. Si prevede l’inizio del cantiere nella primavera del 2022. 
Dal 2021 è vice presidente della Fondazione Butera


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Maria Giuseppina Grasso Cannizzo

Architetta

Nota biografica
Dopo la laurea fino al 1980, si dedica prevalentemente all’attività didattica affiancando il prof. Franco Minissi al corso di Restauro dell’Università degli Studi di Roma La Sapienza. Nel 1980 si trasferisce a Torino dove collabora con la Fiat Engineering al progetto di ricostruzione dei centri storici in Basilicata. Dal 1986 vive in Sicilia. Nel 2005 e nel 2012 vince il RIBA Awards/EU. Nel 2012 viene insignita della Medaglia d’Oro alla Carriera assegnata dalla Triennale di Milano. Nel 2008 è fra i cinque architetti invitati al concorso per la curatela e l’allestimento del Padiglione Italiano della XI Biennale di Architettura Di Venezia. Nel 2016 la giuria della XV Biennale di Architettura di Venezia le assegna la Menzione Speciale per l’installazione Onore Perduto con cui partecipa alla mostra Reporting from the front curata da Alejandro Aravena. Nel 2018 partecipa alla mostra FREESPACE curata da Yvonne Farrell e Shelley McNamara, XVI Biennale di Architettura di Venezia. Nel 2019 le viene conferita la Laurea Honoris Causa in Ingegneria Edile – Architettura dall’ Università degli Studi di Catania. Nel 2021 vince il Premio alla Carriera INARCH Nazionale, entra a fare parte della Accademia Nazionale di San Luca e vince il Premio Italiano di Architettura per il migliore edificio _ Triennale di Milano _MAXXI. 


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Fulvio Irace Leggi

Fulvio Irace

Architetto e Docente di Storia dell'Architettura Politecnico di Milano
Nota biografica
Fulvio Irace è Professore Ordinario di “Storia dell’Architettura” presso il Politecnico di Milano dove occupa la cattedra di Storia dell’Architettura Contemporanea presso la Facoltà di Architettura Civile e la Facoltà di Design, Visiting Professor presso l’Accademia di Architettura di Mendrisio, membro del Collegio dei Docenti del corso di Dottorato in “Storia dell’Architettura e dell’Urbanistica” del Politecnico di Torino.
Fa parte del Comitato Scientifico della Fondazione Vico Magistretti ed è nel board of trustees della Fondazione Piano.
Nel 2008-2009 è stato membro della giuria del Mies Van Der Rohe European Prize.
Dal 2005 al 2009 è stato membro del Comitato Scientifico della Triennale di Milano e curatore del settore Architettura e Territorio.
Tra i fondatori dell’associazione nazionale AAI ( Archivi di Architettura Italia) è tra i promotori della sezione “Architettura e Design” del CASVA ( Centro Alti Studi e Valorizzazione delle Arti) del Comune di Milano.
Redattore per l’architettura di “Domus” e “Abitare”, ha collaborato con le principali riviste di settore nazionali e internazionali, ricevendo nel 2005 il premio Inarch Bruno Zevi alla critica d’architettura. Dal 1986 è opinionista d’architettura per il supplemento domenicale de “Il Sole 24 Ore”.
Attento alle problematiche storiografiche dell'architettura italiana tra le due guerre, cui ha dedicato l'impegno di diverse mostre e libri, in tempi più recenti, il suo studio si è concentrato sull’architettura italiana contemporanea e sulla figura di Renzo Piano, oggetto di numerose monografie e di un’importante mostra alla Triennale di Milano.
Nel campo della critica e della metodologia storica è autore di: “Dimenticare Vitruvio”, 2001 e 2008; “Le città visibili: Renzo Piano” 2006; “Divina Proporzione”, 2007; “Gio Ponti.”, 2009.
Numerose le mostre di architettura da lui curate.

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Crediti formativi

La partecipazione a questa conferenza dà diritto a 2 Crediti Formativi Professionali per architetti e per geometri.

Video del Convegno

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