Jain Bijoy

L'architetto Bijoy Jain ha studiato e lavorato negli Stati Uniti e in Europa prima di tornare alla sua nativa India per aprire Studio Mumbai. Al suo arrivo, fu colpito da come l'architettura indiana si era occidentalizzata, perdendo le sue origini nel processo. Jain non mette in discussione la professionalità di costruzione, ma riflette invece sul fatto che i progetti sono semplicemente copie di architettura occidentale. E 'stato così portato a creare uno studio dove muratori, falegnami, scalpellini e altri artigiani non sono tenuti ad eseguire, ma sono invece considerati come consulenti in ogni passo del cammino. Ciò consente una riscoperta della loro tradizione e l'uso sostenibile delle risorse locali in una via ben collaudata.
Bijoy Jain incarna su di sé l’unione della cultura occidentale con quella indigena indiana. Dopo aver aperto il suo studio a Mumbai, ha sviluppato diversi progetti d’architettura che potessero offrire una risposta alle problematiche nate in India a seguito della globalizzazione, dove la crescita economica incontrollata spesso ha sacrificato senza scrupolo le risorse del paese. Contro questo caro tributo si è scontrato l’architetto promuovendo architetture, come il progetto Palmyra House nei pressi di Mumbai, attente alle condizioni climatiche, rispettose del genius loci, sostenibili nella scelta dei materiali e in equilibrio con la natura circostante
E’ stato premiato nella terza edizione del GLOBAL AWARD FOR SUBSTAINABLE ARCHITECTURE 2009.
E’stato presente alla passata edizione della Biennale di Architettura di Venezia con la Mostra WorkPlace, ad opera del suo Mumbai studio.
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