Biographical notes

Graduated in architecture in 1982 from the Milan Polytechnic, in 1983 he began his professional practice by working in Mario Botta’s architectural firm till 1988. Ever since he has been principal of an architectural firm in Varese engaged in residential, industrial and directional building and in industrial design, working with companies such as Alias, Artemide, Desalto, Poliform, Ycami, B&B and Flou. As a public and private interior designer, he planned some of the infielders of the “Teatro alla Scala” of Milan and has several exhibition installations to his credit, such as those at the “Triennale di Milano” and at the “Musèe du Président Jacques Chirac”. In 1997 he received the “Design Preis Schweiz” award and in 1998 he won the “Compasso d’Oro”. By 2010 Laleggera chair for Alias and Entronauta chair for Desalto have been included in the Moma’s permanent collection of New York. Currently, as much in architecture as in industrial design, he is focusing on the issue of removing all non-essential components of the structures, and has devoted himself to research and teaching. He is professor in architectural and industrial design at the Academy of Architecture in Mendrisio- USI, at the IUAV-RSM in S. Marino, at the NABA in Milan and at the ISAID in Vicenza. Blumer conducts research, lectures and workshops in methodologies focused on creative design and cognitive training through physical exercises within the “esercizi fisici di architettura e di design”.

Nota biografica
Attualmente professore emerito del Politecnico di Milano, è stato Professore ordinario di Storia dell’Architettura e del Design al Politecnico di Milano: dal 1979 con la cattedra di Storia e Critica dell’Architettura Contemporanea alla Facoltà di Architettura e successivamente con quella di Storia delle Arti, del Design, dell’Architettura presso la Scuola di Design. Riconosciuto internazionalmente come esperto delle problematiche storiografiche dell'architettura italiana tra le due guerre e della architettura italiana contemporanea è stato visiting professor in diverse prestigiose università straniere come la Princeton University (USA), l’Universidad de Navarra (SPAGNA) e l’Accademia di Architettura di Mendrisio (CH).

Ha ricoperto ruoli di primo piano in importanti istituzioni culturali quali l’associazione di archivi nazionali di architettura, AAItalia, il Centro Alti Studi sulle Arti Visive del Comune di Milano, la Fondazione Vico Magistretti, la Fondazione Renzo Piano, la Pinacoteca di Brera, l’associazione Museo City, la Triennale di Milano. Ha ricevuto nel 2005 il Premio Nazionale ANCE-IN/ARCH 'Bruno Zevi' per la critica d’architettura. 

Incessante l’attività di ricerca che ha dato luogo ad una fitta serie di pubblicazioni scientifiche a carattere monografico sui maggiori protagonisti dell’architettura e del design e sui temi di frontiera della critica storiografica. Collaboratore e redattore delle più importanti riviste di architettura e design: Domus, Abitare, AU,  Architectural Review, Casabella, Lotus, Ottagono, Op.Cit. Ha svolto una intensa attività di organizzazione e curatela di mostre su incarico delle più prestigiose istituzioni culturali del settore, dalla Biennale di Venezia alla Triennale di Milano.

Alcuni dei suoi lavori sono stati alla base della riconsiderazione critica dell’architettura italiana tra le due guerre e nel periodo del miracolo economico, e rimangono tutt’ora come punti fermi di un processo di rivalutazione dell’Identità Italiana nel contesto internazionale. Di grande impatto sulla comunità scientifica internazionale gli studi su Gio Ponti, Giuseppe Terragni, Giovanni Muzio, Luciano Baldessari, Franco Albini. Più recentemente ha allargato i suoi interessi sull’architettura italiana contemporanea, e in particolare sulla figura di Renzo Piano, oggetto di numerose monografie e di un’importante mostra alla Triennale di Milano