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Convegni e Seminari 2010
Crisi ecologica e sostenibilità

Venerdì 01 Ottobre ore 14,00
Galleria dell'Architettura

Nel seminario, coordinato dal prof. Antonello La Vergata, verranno affrontati alcuni aspetti della questione ambientale, con particolare riguardo ai fondamenti etici e agli sviluppi della storia delle idee; si considererà  inoltre, avendo presente il quadro internazionale, il rapporto tra scienza, economia, qualità della vita e nuovi modelli di sviluppo ecologicamente responsabili.

Relatori

Coordinatore Antonello La Vergata Leggi
Coordinatore

Antonello La Vergata

Docente Storia della filosofia, Università di Modena e Reggio Emilia
Nota biografica
È professore ordinario di storia della filosofia all’Università di Modena e Reggio Emilia e Presidente della Società Italiana per lo studio dei rapporti tra scienza e letteratura (SISL). I suoi studi riguardano i rapporti tra filosofia, scienza e ideologie politiche, con particolare riferimento all’evoluzionismo e ai temi della guerra, dell’aggressività e dell’ambiente. Tra le sue principali pubblicazioni: L’equilibrio e la guerra della natura. Dalla teologia naturale al darwinismo, Napoli, Morano, 1990; Nonostante Malthus. Fecondità, popolazioni e armonia della natura, 1700-1900, Torino, Bollati Boringhieri, 1990; Guerra e darwinismo sociale, Soveria Mannelli, Rubbettino, 2005; Colpa di Darwin? Razzismo, eugenetica, guerra e altri mali, Torino, Utet Libreria, 2009

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Jan Boersema Leggi

Jan Boersema

Docente a Vrije Universiteit di Amsterdam
Sostenibilità, qualità, progresso e new green deal

Nota biografica

Il dott. prof. Jan J. Boersema (1947) ha seguito una formazione accademica come biologo con specializzazione in etologia presso l’Università di Groningen, dove ha anche tenuto lezioni pubbliche su biologia e scienze ambientali. Detiene una laurea in teologia conseguita con una tesi intitolata The Torah and the Stoics on Mankind and Nature [La torah e gli stoici sull’umanità e sulla natura] (edizione in lingua inglese pubblicata da Brill, Leiden, 2001). Nel 1994 è diventato lettore di scienza e filosofia dell’ambiente presso l’Università di Leiden e, allo stesso tempo, segretario generale del Comitato per l’Ambiente presso il Ministero degli Alloggi, Pianificazione degli Spazi e Ambiente. All’interno di quel Ministero è diventato cofondatore e membro di Forum, un comitato di esperti attivo a cavallo tra il 1999 e il 2002. Nel 2002 è stato nominato docente speciale e nel 2005 docente ordinario presso la Libera Università di Amsterdam dove opera in pianta stabile all’interno dell’IVM (l’istituto di studi ambientali). La sua conferenza inaugurale intitolata Hoe Groen is het Goede Leven (Com’è verde la vita sana), nella quale sviluppava una nuova teoria sulla storia ecologica dell’Isola di Pasqua, è stata tenuta nell’ottobre 2002. Attualmente le sue attività di ricerca si concentrano sul rapporto che collega tra loro sostenibilità, natura, cultura, visione del mondo e religione. Il titolo abbreviato è “Quanto è verde il progresso?”. Le sue pubblicazioni coprono un’ampia gamma di argomenti di carattere ambientale. Con Wim Zweers ha curato Ecology, Technology and Culture [Ecologia, tecnologia, cultura] (White Horse Press, Cambridge 1994). È stato il curatore principale di due libri di testo di scienza ambientale: Basisboek Milieukunde [Manuale ambientale di base] (Boom, Amsterdam 1984, 1992) e Principles of Environmental Sciences [Principi di scienza ambientale] (Springer Publishers, 2009). Dal 2003 è caporedattore di Environmental Sciences.
Nel 2009-2010 è stato insignito del titolo di visiting fellow presso il St Edmunds College dell’Università di Cambridge (Regno Unito).

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Marco Missaglia

Docente di Economia internazionale Università Pavia
L’urbanizzazione sostenibile

Nota biografica

Insegna Economia internazionale all’Università di Pavia, dove coordina la Scuola Superiore in Cooperation and Development. Si occupa di cooperazione internazionale ed economia dello sviluppo.

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Giuseppe Ferrari

Segretario del Centro Studi sulle Culture della Pace e della Sostenibilità Università di Modena e Reggio Emilia
Crisi ecologica, etica e stili di vita

Nota biografica
E'segretario del Centro Studi sulle Culture della Pace e della Sostenibilità all’Università di Modena e Reggio Emilia, si occupa di etica ambientale e insegna Filosofia e storia nei licei.

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Video interviste

Giuseppe Ferrari
Antonello La Vergata
Jan Boersema

Comunicato stampa Dalle sfide economiche alle sfide ecologiche

Si fa strada nel mondo accademico e nel tessuto produttivo la consapevolezza per cui lo sviluppo economico e il rispetto dell'ambiente sono concetti sinonimi, con inevitabili ricadute sulla società e sull'ecosistema in senso lato. Se ne parla a Cersaie in un incontro nell'ambito del ciclo "Costruire, abitare, pensare", dove un intero filone di appuntamenti sarà dedicato al tema dell'ambiente

Una mucca europea riceve due euro e mezzo al giorno di incentivi, una giapponese addirittura sette. Mentre oltre un miliardo di persone, nel mondo, deve sopravvivere con meno di un dollaro al giorno. Squilibri che sono a loro volta causa di tensioni sociali, ulteriormente aggravati negli ultimi trent’anni dalla crisi ecologica, che ha insistito proprio su quella parte del globo che deve sbarcare il lunario con meno di 365 dollari l’anno.  

 

Si parlerà anche di questo, al Cersaie di Bologna, che ha deciso di dedicare un intero filone di incontri, nell’ambito del ciclo “Costruire, abitare, pensare”, al tema della sostenibilità ambientale. Se le risposte “risolutive” a questo scenario tragico sono in larga misura politiche e dipendono dalla mancanza di un – ancora di là da venire – “governo mondiale”, anche il mondo produttivo può dare un contributo importante dal punto di vista delle opportunità in campo, che a loro volta dipendono dalla volontà e della capacità di innovare prodotti, processi produttivi, stili di vita e di consumo. Anche di questo si parlerà nell’ambito dell’incontro “Crisi ecologica e sostenibilità”, in programma venerdì 1° ottobre alle 14.00 alla Galleria dell’Architettura.  

 

Tra i relatori, Antonello La Vergata, ordinario di Storia della filosofia e Teoria della pace e della guerra all’Università di Modena e Reggio Emilia. Già diversi i grandi pensatori, tra coloro che hanno costruito nei secoli il pensiero occidentale – dall’antica Grecia al romanticismo tedesco – ad aver fatto notare che “per filosofare bisogna avere la pancia piena”.

Difficile, di conseguenza, porre determinate domande in contesti dove a causa della desertificazione, dell’invasione di colture “alloctone” – come tali bisognose di fertilizzanti e agenti chimici che i locali non possono permettersi – anche la semplice sussistenza, primo tra i bisogni umani, diventa un problema.   Ma la stessa sussistenza – quando c’è – finisce per tralasciare domande “secondarie” eppure ben più nobili, la possibilità cioè di avere una casa, di istruire i figli, di sperare, in ultima istanza, in un futuro migliore. Da qui gli altri contributi in agenda, da quello di Jan Boersema, docente alla Vrije Universiteit di Amsterdam, a Marco Missaglia, ordinario di Economia internazionale all’Università di Pavia, quindi Giuseppe Ferrari, segretario del Centro Studi sulle Culture della Pace e della Sostenibilità all’Università di Modena e Reggio Emilia.  

 

Probabilmente, il grande passo avanti compiuto dal mondo accademico ed economico in questi anni sta nell’avere riconosciuto il legame profondo che esiste tra la società, l’economia e l’ambiente. Parlare di edilizia sostenibile, di ottimizzazione delle risorse energetiche, del ruolo di determinati materiali in funzione dell’efficienza energetica – oggetto di approfondimenti specifici nell’ambito dello stesso ciclo di incontri – significa dunque porsi in questa nuova ottica, riconosciuta dalla stessa Unione Europea che proprio in queste settimane sta formalizzando il concetto di “servizi ecosistemici”. Un termine complesso che indica in realtà un concetto abbastanza banale, per quanto trascurato, e cioè la dipendenza da parte dell’intera umanità da una serie di “ecosistemi vitali” che, per sintetizzare, comprendono la formazione del suolo e il ciclo dei nutrienti (servizi di supporto), la produzione di cibo, acqua potabile, materiali e combustibili (servizi di fornitura), la regolazione del clima e delle maree, la depurazione dell’acqua, l’impollinazione e il controllo delle infestazioni (servizi di regolazione). Infine i servizi culturali, siano essi estetici, spirituali, educativi, ricreativi.  

 

La prossima sfida che attende l’umanità – a cominciare dal mondo occidentale che può “permettersi” di filosofare – potrebbe essere proprio quella di legare ancora più strettamente questi concetti: società, economia e ambiente. La chiave di tutto, affermare che la sostenibilità ambientale ha un valore anche e soprattutto economico, recuperando e ampliando il significato letterale di economia quale scienza che studia la quantità e le qualità delle relazioni tra gli uomini, le specie viventi, l’ambiente – l’eco-sistema, appunto – nel suo complesso.  

 

 

Ufficio Stampa Cersaie – 3 agosto 2010 - pressoffice@cersaie.it

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