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Convegni e Seminari 2009
Beautiful Minds. Abitare la storia

Venerdì 02 Ottobre ore 11.00
Palazzo dei Congressi, Sala Italia

Relatori

Michele De Lucchi Leggi

Michele De Lucchi

Architetto Designer

Abstract 

Da sempre l’architettura si è interrogata intorno al rapporto con la storia, sia sul piano della ricostruzione sia per quanto riguarda i nuovi interventi. “Abitare la Storia” non significa per noi una attività di semplice restauro. Il problema è più complesso; in sostanza sullo sfondo emerge il grande problema della modernità: aggiungere o togliere? Michele De Lucchi, architetto e designer, è da sempre attento a questi aspetti del progetto,riconducibili alla memoria ma anche alla necessità di interpretare e trascrivere il presente all’interno del tessuto urbano che abbiamo ereditato. De Lucchi progetta musei, spazi abitativi, ma anche elementi di città, là dove comunque pre-esistono insediamenti di forte valenza simbolica e funzionale. Dal nuovo progetto per il Castello Sforzesco di Milano, dalle centrali dell’ENEL fino alla capitale della Georgia, De Lucchi è un architetto che, pur non abbandonando mai completamente un rigore filologico, è in grado di introdurre nel tessuto compositivo e negli stessi linguaggi strutturali degli edifici, segni concreti di contemporaneità, per quanto riguarda i  materiali, il riutilizzo degli spazi, il rigore nell’utilizzo delle fonti di illuminazione, sia naturali sia artificiali; il tutto nel rispetto degli abitanti.  Nel nostro caso gli abitanti possono essere cose, opere d’arte e soprattutto persone.  Spesse volte De Lucchi si è interrogato sulla necessità o meno di costruire ex novo, soprattutto perché esistono possibilità, nel tessuto urbano, di usare spazi pre-esistenti, interstizi significanti; in sostanza, prima di occupare lo spazio con il “nuovo”, osservare se esiste la possibilità di utilizzare il già edificato, con il quale sia possibile dialogare nel rispetto della storia. E’ un impegno costante di De Lucchi; il suo non è un atteggiamento di tipo storicistico né di esclusiva vigilanza filologica; significa soltanto che al centro di ogni progetto esiste l’uomo, in tutte le sue manifestazioni. Abitare il mondo e abitare la storia non è altro che una forma di umanesimo progettuale, nel rispetto di tutte quelle necessità e attività che l’uomo ha intrapre so da quando esiste, attività che poi ritroviamo nelle nostre case, nei piccoli e grandi musei, nelle nostre città.  “Abitare la storia”, in sostanza, vuol dire guardare avanti, alla ricerca di noi stessi, senza nostalgie né fughe utopiche: conoscere il presente è la condizione perché un architetto possa impegnarsi a disegnare i futuro, rispettando sé stesso e contemporaneamente tutti gli altri a cui sono destinate le sue opere. La storia è vicina a noi, anche quando l’ammiriamo in uno spazio museale, come se appartenesse ad un altro mondo. Credo che questo sia l’insegnamento fondamentale dell’architetto Michele De Lucchi.      Aldo Colonetti 

Nota biografica: 

Michele De Lucchi è nato nel 1951 a Ferrara e si è laureato in architettura a Firenze. Negli anni dell'architettura radicale e sperimentale è stato tra i protagonisti di movimenti come Cavart, Alchymia e Memphis. Ha disegnato lampade ed elementi d'arredo per le più conosciute aziende italiane ed europee. E' stato responsabile del Design Olivetti dal 1992 al 2002 ed ha elaborato varie teorie personali sull'evoluzione dell'ambiente di lavoro. Ha sviluppato progetti sperimentali per Compaq Computers, Philips, Siemens, Vitra.  Ha progettato e ristrutturato edifici per uffici in Giappone per NTT, in Germania per Deutsche Bank, in Svizzera per Novartis e in Italia per Enel, Olivetti, Piaggio, Poste Italiane, Telecom Italia. Dal 1999 è stato incaricato della riqualificazione di alcune Centrali elettriche di Enel. Per Deutsche Bank, Deutsche Bundesbahn, Enel, Poste Italiane, Telecom Italia, Hera, Intesa Sanpaolo e altri Istituti italiani ed esteri ha collaborato all’evoluzione dell’immagine introducendo innovazione tecnica ed estetica negli ambienti di lavoro. Ha curato molti allestimenti di mostre d'arte e design e progettato edifici e allestimenti espositivi per musei come  la Triennale di Milano, il Palazzo delle Esposizioni di Roma, il Neues Museum di Berlino. Il lavoro professionale è stato sempre accompagnato dalla ricerca personale sui temi del progetto, del disegno, della tecnologia e dell'artigianato.  Nel 1990 ha creato Produzione Privata, una piccola impresa nel cui ambito Michele De Lucchi disegna prodotti che vengono realizzati impiegando tecniche e mestieri artigianali. Lo studio aMDL S.r.l. ha sede a Milano e Roma. Nel 2003 il Centre Georges Pompidou di Parigi ha acquisito un rilevante numero dei suoi lavori. Una selezione dei suoi oggetti è esposta nei più importanti musei d’Europa, degli Stati Uniti e del Giappone. Numerosi i riconoscimenti internazionali. Nel 2000 è stato insignito della onorificenza di Ufficiale della Repubblica Italiana dal Presidente Ciampi per meriti nel campo del design e dell'architettura. Nel 2001 è stato nominato Professore Ordinario per chiara fama presso la Facoltà di Design e Arti dell'Istituto Universitario di Architettura a Venezia. Nel 2006 ha ricevuto la Laurea ad Honorem dalla Kingston University, per il suo contributo alla “qualità della vita”. Dal 2008 è Professore Ordinario presso la Facoltà del Design al Politecnico di Milano e Accademico presso l’Accademia Nazionale di San Luca a Roma.


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Vittorio Borelli Leggi
Saluto introduttivo

Vittorio Borelli

Presidente per le Attività Promozionali Confindustria Ceramica

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Aldo Colonetti

Curatore Scientifico
Nota biografica:
Aldo Colonetti è nato Bergamo nel 1945.
Filosofo, storico e teorico dell’arte, del design e dell’architettura.
Dal 1998 è Direttore Scientifico del Gruppo IED (Milano, Torino, Roma, Venezia, Madrid, Barcellona, San Paolo); è vicepresidente della Fondazione Francesco Morelli – Istituto Europeo di Design.
Dal 1991 è direttore di “Ottagono”; è vicepresidente di Editrice Compositori. Autore di saggi, curatore di mostre ed iniziative culturali, in Italia e all’estero. E’ consulente, per quanto riguarda il design e l’architettura, della Direzione Culturale del Ministero degli Esteri.
Nel 2001 ha ricevuto, da Sua Maestà Britannica, Elisabetta II, il titolo di “Member of British Empire”, per meriti culturali. Dal marzo 2009 fa parte del Consiglio Nazionale del Design, sotto l’egida dei Ministeri dei Beni Culturali, degli Esteri e delle Attività Produttive.
Dal maggio 2009 fa parte del Consiglio di Amministrazione del CLAC – Centro Legno e Arredo Cantù.

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